Esperienze di misurazione 1 – Le botti

Il cuore del sistema è la raccolta dati. Nello specifico i dati di evaporazione dei barili.

Una delle attività alla base di tutto il progetto è la rilevazione del contenuto dei barili tramite un apposito sensore. Il sensore però non è sufficiente! Per conoscere il contenuto del barile bisogna conoscerne la geometria e la distanza del livello del liquido dal cocchiume (la parte sommatale del barile dove c’è il foro). Il problema del volume della botte affligge i cantinieri fin dai tempio di Euclide, ed è un problema molto dibattuto. Infatti la “curvatura” della doga non è perfettamente il solido di rotazione di una parabola e tutti i barili hanno una forma geometrica differente. Si aggiunge anche che la doga del barile può avere spessori differenti tra il centro e il lato e anche i fondi possono avere spessori variabili. Quindi come fare?

Sono state indagate diverse ipotesi, tra cui effettuare una TAC della botte, effettuare una scansione LIDAR, una scansione laser dell’ambiente. Tutte soluzioni potenzialmente efficaci, ma non applicabili in quanto a tempi, costi e impossibilità di svuotare i nostri preziosi barili che contengono Aceto Balsamico Tradizionale da diversi decenni!

Abbiamo quindi trovato una soluzione ottimale effettuando una proporzione mediata tra il solido di rotazione delle parabola che passa per 3 circonferenze che cingono il barile, e il calcolo del volume realizzato con calcolo infinitesimale utilizzando le stesse 3 circonferenze, oltre a rilevare gli spessori della doga tramite un saggio in 2 punti nei fondi e la lunghezza totale del barile.

Ottenuto il volume totale del barile (e che sorprese rispetto a quanto impresso su alcuni pregiati barili), ci concentreremo sulla rilevazione del livello del liquido per ricavare il riempimento della botte.

Il tempo impiegato per effettuare il rilievo di un barile è di circa 5 minuti a barile.